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                                        Medjugorje, 25 marzo 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Cari figli,

in questo tempo di grazia vi invito a prendere fra le mani la Croce del mio amato Figlio Gesù e a contemplare la Sua passione e morte.

Le vostre sofferenze siano unite alla Sua sofferenza e l’amore vincerà, perché, Lui che è l’Amore, ha dato se stesso per amore per salvare ciascuno di voi.

Pregate, pregate, pregate affinché l’amore e la pace comincino a regnare nei vostri cuori.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

 

Commento al messaggio del 25 marzo di Padre Livio di Radio Maria

 

Appare chiaro che il messaggio è intonato alla Settimana Santa.

In genere il 25 marzo la Madonna appare sempre con il vestito dorato, perché è la grande festa dell'Annunciazione, ma, essendo la Settimana Santa, la Madonna, ci ha assicurato Marja, è apparsa vestita con la veste grigia, che è segno di penitenza e che ha ordinariamente insieme al velo bianco.

La Madonna definisce la Settimana Santa tempo di grazia perché in questo periodo Pasquale ci viene donata la grazia della Redenzione.

In questo tempo di grazia particolare, in questo tempo di grazia della Settimana Santa, la Madonna ci invita a tenere gli occhi fissi sul Crocifisso, anzi ci invita a prenderlo fra le mani, come vediamo nelle icone di tanti santi che tenevano fra le mani il Crocefisso e lo contemplavano.

La Madonna parla “della Croce del mio amato Figlio Gesù”. È un’espressione particolare perché la Madonna in genere parla di Suo Figlio, di suo Figlio Gesù, ma mi pare sia la prima volta che la Madonna dica: “mio amato Figlio Gesù”.

Si vede l'amore della Madre e in modo particolare per la grande sofferenza di Gesù e possiamo dire che l'amore della Madre è stata quell'unica goccia di dolcezza che ha sostenuto Gesù nella grande amarezza della Passione, quando perfino gli Apostoli erano sbandati, Giuda aveva tradito e addirittura venduto il Signore, Pietro lo aveva rinnegato, anche se poi ha pianto amaramente.

In quel momento di tradimenti, anche da parte della folla (molti di quelli che gridavano “crucifige”, forse avevano gridato “osanna” qualche giorno prima, una folla assatanata, quella che al Venerdì Santo grida: “non Lui, ma Barabba, bisogna liberare”), in questa onda di odio e di disprezzo solo la fedeltà, la fede, l'Amore della Madre ha sostenuto Suo Figlio Gesù.

La Madonna ci invita a “contemplare la Sua Passione”, a contemplare con quale grande amore Gesù ha affrontato la Passione, distruggendo col Suo amore la carica di odio immane che è nel cuore degli uomini di tutti i tempi, l'odio e il disprezzo di Dio che è quel veleno satanico che inquina l'umanità fin dalle origini, fin dal peccato originale, ma che è stato distrutto dall'amore che è acceso come una fiamma inestinguibile nel cuore di Gesù durante la Passione.

Gesù durante la Passione, con la Sua umiltà, la Sua ubbidienza, con il Suo Amore, con la Sua sottomissione, con la Sua dolcezza, con la Sua compassione, con la Sua misericordia, con il Suo coraggio, con la Sua fortezza, con la Sua bontà per dire una parola che riassume tutto, ha distrutto il male del mondo.

E la Madonna ci dice “unite le vostre sofferenze alla Sua sofferenza”. Gesù ha tolto i peccati dal mondo, ma non la sofferenza, però l'ha santificata, non è più una forza distruttiva, unita alla Sua sofferenza diventa una forza di Redenzione, cioè riscatta noi stessi e ci purifica. La nostra sofferenza unita alla sofferenza di Gesù è accettata, sopportata, è la vittoria dell'Amore, perché l'Amore è provato dalla sofferenza.

Quanto si ama una persona lo si vede nella condivisione della sua sofferenza e nel dare la vita per questa persona, e in questo caso Gesù per l'umanità, perché Gesù stesso ha detto: “nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita per i suoi amici e voi siete miei amici”.

Quindi, unendo la nostra sofferenza con quella di Gesù, si va verso la vittoria, è la vittoria     dell'amore. L'amore che è anche sottomissione, che è anche obbedienza, che è anche compassione, che è generosità, quell'amore con il quale Gesù ha salvato noi stessi arrivando fino alla morte in croce.

Quindi, cari amici, dobbiamo veramente chiedere la grazia di capire cos'è la Croce che manifesta il nostro peccato, ma anche l'infinito amore di Gesù e siamo invitati a non lamentarci delle asprezze della vita, delle croci della vita, ma a unirci a Cristo crocefisso, a unirci al Suo amore, anche noi a offrirci al Padre per la salvezza del mondo. La Madonna ci invita a far sì che quell'amore che è nel Cuore di Gesù diventi anche una fiamma che si accende nel nostro cuore, cioè unendoci alla sofferenza di Cristo dovremmo arrivare a far sì che nel nostro cuore ci sia quell'amore che è nel Suo Cuore e così noi celebriamo la Pasqua e anche noi risorgiamo a vita nuova, diventiamo creature nuove, su di noi c'è il sigillo di Dio, in noi risplende l'immagine di Gesù Cristo.

In noi l'amore porta alla vittoria, la vita porta alla vittoria, l'eternità porta alla vittoria, Dio porta alla vittoria! Questo è il grande annuncio della Pasqua, il male sarà vinto dal bene, il disprezzo di Dio sarà vinto dall'amore di Dio, l'aggressività e l'odio saranno vinti dalla misericordia e dalla pietà.

Questo è un programma di vita che durerà fino alla fine dei secoli, però da quando Cristo è stato crocifisso, sul mondo scorre l'acqua vivificante della bontà dell'amore e della misericordia. Questa è la grande forza alla quale dovremo attingere anche noi!

Cominciamo a preparare bene la Confessione Pasquale, ci auguriamo che le Parrocchie si organizzino bene per amministrare il Sacramento della Divina Misericordia, perché è attraverso la Santa Confessione che il perdono che Gesù ci ha dato sulla croce diventi operativo nei nostri cuori!

La Madonna ci prende per mano, ci accompagna durante la Settimana Santa e ci dice di tenere per mano la Croce di Cristo, ci accompagna verso la Sua Resurrezione!

 

 

N.B. Il testo di cui sopra  può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando:  Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

 
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